Percorsi di sostegno alla genitorialità e disciplina dolce

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Disciplina dolce

Disciplina dolce

Quando si diventa genitori ci si può trovare davanti a delle difficoltà, a non sapere come gestire alcuni comportamenti dei figli. È fondamentale poter trovare un posto tranquillo e sicuro, non giudicante, in cui poter parlare delle proprie problematiche, delle proprie paure e vissuti.  

Il percorso che propongo è in linea con l’approccio della disciplina dolce, una prospettiva rispettosa dei bisogni di tutta la famiglia: non esiste un unico metodo,  il metodo migliore è quello che fa star bene tutti.

In particolare, i genitori si trovano in genere davanti a tanti consigli e tanti libri su come poter essere genitore, anche  in contrasto tra di loro. Ma cosa è davvero utile? È davvero importante ed essenziale  poter guardare ogni singola situazione ed ogni singolo bambino, tenendo conto che i figli hanno bisogno di rispetto e di bisogni fondamentali che vanno soddisfatti:

  • Bisogno di sicurezza e previdibilitá: l’attaccamento con i genitori deve essere sicuro, i figli devono poter sentireche i genitori ci sono, l’ambiente deve essere il più possibile prevedibile.
  • Bisogno di autonomia: i bambini devono fare le proprie esperienze in cui provare le proprie potenzialità, devono poter esplorare e imparare che sono competenti
  • Libertà di espressione: hanno bisogno di poter esprimere con libertà i propri bisogni, senza essere giudicati, non imparando a trattenere o modificare le emozioni in base all’età di sviluppo
  • Spontaneità e gioco: hanno necessità di avere spazi in cui poter giocare in modo libero e sperimentare la propria felicità
  • Limiti realistici: i bambini hanno bisogno anche di alcuni limiti, che devono essere spiegati e non imposti

Attraverso questi punti principali è fondamentale cercare di capire il comportamento dei singoli bambini nelle situazioni specifiche e conoscere qual è la motivazione della propria azione, ovvero cosa provano e quali bisogni li guidano. il genitore viene accompagnato a mettersi in ascolto del proprio bambino in una modalità non giudicante e non punitiva, per aprirsi al dialogo compatibile con l’età del piccolo. Solo così il genitore si può ritrovare competente e sereno nel proprio compito.

 

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