Autostima: e tu, ti piaci?

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L’autostima è la valutazione che una persona fa e applica a se stessa, che rivela quanto ciascuno si reputa importante, capace e di valore. E’ la risposta che ognuno si dà alla domanda “Cosa penso di me?”.

E’ una preziosa componente del nostro benessere psicologico perchè funziona come lente che ingigantisce o miniaturizza le nostre risorse personali. Se abbiamo una buona autostima saremo maggiormente in grado di poter vedere e utilizzare le nostre risorse e capacità nelle sfide della vita; se invece non ce l’abbiamo rischiamo di non vedere le nostre potenzialità, rinunciando spesso a provare ed essere così vincenti. Chi sperimenta bassa autostima, infatti, non sentendosi sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, sceglie spesso di non agire, di non mettersi alla prova per evitare di sbagliare e fallire. Molte emozioni negative e disturbi psicologici (ansia, vergogna, senso di colpa, …) sono strettamente connessi alla frustrazione di una bassa autostima.

Noi diventiamo ciò che crediamo di essere: i nostri pensieri, le nostre convinzioni, le nostre aspettative condizionano i nostri comportamenti, diventano profezie che si autoavverano e influenzano le relazioni con gli altri.

Valutarsi positivamente ci dà la spinta, l’incoraggiamento a rischiare l’insuccesso di fronte ad iniziative dall’esito incerto. La fiducia permetterà anche alle nostre capacità di esprimersi al meglio, perchè non schiacciate da una forte ansia e paura di sbagliare. Per chi ha una buona autostima, infati, anche gli insuccessi non costituiscono un fallimento di cui vergognarsi, ma un’occasione preziosa per migliorarsi e imparare qualcosa.

Certamente non scegliamo di avere una bassa o un’alta autostima, pertanto com’è che si forma?

Nasce dal contatto con gli altri. I genitori prima di tutto, la famiglia, gli amici, gli insegnanti, tutti a loro modo influiscono sulla percezione che l’individuo ha di se stesso. In età adulta l’ambiente gioca un ruolo essenziale, che va ad aggiungersi agli influssi subiti durante l’infanzia, come i successi, gli errori o i fallimenti. Tra gli elementi che interferiscono sull’autostima troviamo:

  • l’eccesso di protezione da parte di genitori, nonni, fratelli più grandi, …
  • le frasi e gli episodi che hanno ferito, umiliato
  • le continue critiche
  • l’incostanza e l’incoerenza della disciplina
  • le aspettative nostre e delle persone intorno troppo elevate o troppo basse
  • lo sconforto e la sfiducia difronte alle difficoltà
  • il fallimento scolastico
  • l’abuso fisico

…E per avere una buona autostima?

  • cerchiamo di conoscerci meglio: una buona conoscenza facilita le relazioni con gli altri e migliora l’autostima
  • capire quali sono i nostri valori, le nostre capacità
  • stiamo attenti a come interpretiamo gli eventi
  • riconosciamo le emozioni e i pensieri distruttivi

Come può essere d’aiuto lo psicologo?

Lo psicologo può aiutare ad identificare le cause della bassa autostima e promuovere la loro gestione, così da poter avere nuove modalità più efficaci e vincenti per rispondere alle sfide della vita. Conoscendo meglio se stessi, le proproe emozioni e i propri pensieri potremmo essere capaci di progredire, apprendere dagli errori e costruire successi.


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